ANFORAH Rassegna di poesia, pittura, letteratura e altro "L'immagine della poesia è la poesia dell'immagine"
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Il Tango dell'OndaIl Tango è come l'Onda
irrefrenabile Natura delicata e struggente. (Fedele Boffoli) A Piazzolla e Pugliese, poeti del Tango. Bandoneonda n. 1 Francesco Mignacca Il Tango e l'Onda due meravigliose entità che condividono l'essenza dell'Acqua, nella sua Bellezza, nel suo Fuoco creativo, nella sua capacità di Memoria ancestrale, nel suo senso di dolce e velata Malinconia. Motivo, parzialmente, le mie affermazioni avendo - da sempre - frequentato il mare (i suoi panorami, i moli, le spiagge) e avendolo dipinto, fotografato e declamato (in particolare le onde) pressoché in tutti i modi. Il Tango argentino – per completare il discorso - è giunto in seguito quando, spronato da gentili amiche, mi sono deciso a frequentare un corso di tale specialità. E' stato come operare un metaforico e inaspettato "ritorno a casa" in cui ritrovare, a parte le difficoltà dell'interminabile apprendistato (che continua tutt'oggi), sensazioni e stati d'animo forti ed estremamente familiari. Immagino il Tango simile all'Onda per via del suo pathos avvolgente in grado di organizzare un fenomeno, dal suo apice fino a un riflusso finale; come ondivaghi mi sembrano i volteggi delle coppie di ballo atte a danzare, circolarmente e sempre erette sul loro asse, come marosi all'interno di immaginifiche sfere. Resto poi incantato dalla straordinaria e nostalgica sinfonia del Tango, con le melodie di pianoforti, violini, violoncelli, contrabbassi e sax, batterie e impareggiabili bandoneon, che rendono a noi possibili i più soavi viaggi dell'anima verso isole e paradisi senza età. Per concludere, due poetiche in una, quella del Tango e dell'Onda, vitali e creative, che hanno magicamente ispirato le presenti poesie, così ben illustrate dagli artisti Paride Alessandro Cabas e Francesco Mignacca (a sua volta praticante di T.) e magistralmente presentate (non poteva certo mancare) dall'amico, noto maestro di Tango, Ubaldo Sincovich. Fedele Boffoli Come l'Onda anche il Tango: mistero ed enigmaWave (F. Boffoli) Tangonda n. 2 Francesco Mignacca Il Tango è lì, ad attendere ognuno di noi da più di un secolo, come una pianta perspicace e carica di vita; lentamente si estende, non è invasiva, ma si propaga discreta dove trova del buon terreno. Perché si incomincia a ballare il Tango? Non lo so. Si è lì nel momento e nel luogo giusto. Leggevo in questi giorni un trattato teologico sul Vangelo di Giovanni, ed un passo (Giovanni 43-44) mi ha particolarmente colpito. Gesù incontra Filippo, che diventerà uno dei suoi discepoli e gli dice: "Vieni con me." E Filippo lo segue. Non ci sono particolari discorsi di convincimento, o motivazioni forti che inducono Filippo a seguire Gesù, solo tre parole. Mi si perdoni il paragone che potrebbe sembrare offensivo, ma la similitudine può reggere. Non si inizia a ballare il Tango perché qualcuno ti convince e ti dà le prove che è il ballo più bello del mondo, ma perché ci si trova coinvolti e piace, ti soddisfa, compensa in te qualcosa di cui avevi bisogno. Una cosa non si apprezza se non la si percepisce in modo particolare, e gli uomini innanzitutto, percepiscono la loro stessa facoltà di percepire. Dunque conoscendo una qualsiasi cosa, come pure il Tango, conoscono innanzitutto meglio se stessi. Da questa conoscenza interiore non può che nascere consapevolezza e sicurezza, che aiuta il rapporto sereno con gli altri. In particolare nel Tango, dove nell'abbraccio e nella musica condivido il mio sentimento con il partner, mi è vietata la falsità, perché non ho schermi né barriere che mi separano. C'è un lui ed una lei, che in quei pochi minuti di un brano, sereni e complici, passano un momento in una dimensione fantastica, fuori dalla vita di tutti i giorni, spesso grigia e difficile. Ubaldo Sincovich Il Tango e il Mare di E. Di VitaSferoide 1 (F. Boffoli) Tangonda n. 1 Francesco Mignacca Questa volta i Tre Intellettuali (poeti, pittori, letterati) affrontano il tema del Tango e del Mare (Ricordo che "Il tango del mare" era anche una famosa canzone anni Trenta che recitava così: Mare perché, questa notte mi inviti a ballar... forse sarà la musica del mare, che questa notte m'ha rubato il cuore...) e lo fanno con la semplicità e la passione che mettono in tutto il loro lavoro. Perché il tango? Perché nel tango c'è il mistero, la poesia, il sentimento, la malìa e l'erotismo, il contatto della pelle, la vibrazione dei sensi. Perché il mare? Perché con questo suo lento andirivieni il mare assomiglia alla tristezza ("saudade") del tango e alla sensualità che lo pervade; perché il movimento del mare è simile alla seriosità drammatica del tango, del bandoneon, dell'eleganza nel vestire del cameriere dell'Hotel di prima categoria, ricercato e a volte kitsch; perché la bonaccia del mare può improvvisamente trasformarsi in un uragano, simile alla tempesta ormonale dei sensi che suscita il tango, mentre la coppia balla in tempo di 2/4 e di andamento lento. Non esiste poeta al mondo o musicista che non abbiano trattato questo "Movimento". Sul mare, Federico Garcia Lorca, ha scritto questi versi: "Pobre mar condenado/a eterno movimiento/Habiendo antes estado/Quieto en el firmamento/Tus tristezas son bellas,/Mar des espasmos gloriosos. E un giorno, mentre Milva registrava i tanghi di Piazzolla, il Maestro mi disse: "Le due cose al mondo più erotiche sono il fondo schiena delle brasiliane e il tango argentino" (Un po' meno poetico di Lorca, ma altrettanto indicativo). Ecco perché i nostri "Tre" hanno scelto questo argomento nella loro ultima fatica, perché in fondo, come tutti i veri artisti, sono degli incurabili romantici. Eraldo Di Vita [e-mail]: "Magnifica e validissima iniziativa. Per una cantante come me, che ha lavorato con il più grande musicista di tanghi Astor Piazzolla, è un'iniziativa, come già detto straordinaria, e per me personalmente commovente. - Milva la rossa". |
Le opereClicca la fotoper leggere la poesia |
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1 - Tango nell'onda |
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2 - Musica in Tango |
3 - Succede in Tango |
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4 - Rotta Tango |
5 - Il Tango dell'onda |
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6 - Solitudine in Tango |
7 - Sull'onda del Tango |
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8 - L'Isola del Tango |
9 - Itaca del Tango |
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10 - Migrando Tango |
11 - Il Tango degli oceani |
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12 - Il Tango della nave |
13 - Da "Tango nell’Onda" |
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14 - Da "Il Tango degli oceani" |
15 - Da "Il Tango della nave" |
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16 - Da "Migrando Tango" |
17 - Da "Musica in Tango" |
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18 - Da "Migrando Tango" |
19 - Da "Tango nell'onda" |
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20 - Da "Succede in Tango" |
21 - Da "Solitudine in Tango" |
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22 - Da "Rotta Tango" |
23 - Da "Il Tango dell’Onda" |
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24 - Da "Il Tango dell’Onda" |
25 - Da "Itaca del Tango" |
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Dipinti di Fedele Boffoli |
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Elaborazioni digitali di Francesco Boffoli |
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Video: Il Tango dell'OndaVideo: Il Tango dell'Onda 3Video: Il Tango dell'Onda 4Fedele Boffoli
www.artepensiero.it, anforah.altervista.org (Poièsi - Chrònos - Solaris - Il Resto - Meditation - Oasi - Il Resto e La Memoria del Viaggio - Natura e Cultura - Barcolandia - Città d'argilla - Viaggio in Egitto - Maremetamare). E-mail: info@fedeleboffoli.it Francesco Boffoli
Francesco Boffoli, nato a Bari il 18.11.60, vive e lavora a Trieste.Si è cimentato - fin da giovanissimo - in varie arti (pittura, illustrazione, fotografia, ripresa e montaggio video, composizione musicale, progettazione di siti web ecc.). Attualmente ha orientato la sua produzione artistica verso la grafica 3D e la net-art in internet. Sue mostre sono presenti alla pagina web: www.franbo.it. E-mail: babelemultilab@yahoo.it. Paride Alessandro Cabas
Paride Alessandro Cabas, illustratore e autore di favole, nato a Gorizia nel 1967 vive e lavora in Friuli Venezia Giulia.Ha pubblicato (2003 - Ed. Progetto Cultura) le mirabolanti Storie del Daù, enigmatica e leggendaria creatura dei boschi; ha illustrato (nel 2005) le favole di Vento e Vele e Barcolandia (Progetto Anforah 2005) inserite in percorsi creativi per scuole di vario grado. Appassionato di vela vanta al suo attivo numerose partecipazioni a regate internazionali. Suoi lavori sono in mostra alle pagine Web: anforah.altervista.org (Storie del Daù, Barcolandia), e www.artepensiero.it. Francesco Mignacca
Francesco Mignacca (pseudonimo Spiga), artista e critico d’arte, si è laureato all’Accademia di Belle Arti a Bari dove vive e lavora.Sue mostre sono visibili ai siti: anforah.altervista.org (Antico Mediterraneo, Il Resto, Festival Trieste Poesia). Ubaldo Sincovich
Collabora, da vari anni, con l'A.N.M.B. (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) anche in qualità di esaminatore e giudice di gara. Ha studiato con importanti maestri di livello internazionale, prendendo parte, dal 1993 al 2003, al Festival Internazionale del Tango Argentino di Sitgest (Barcellona). Si è classificato nel 1996, in coppia con Claudia D'Ambrosio, secondo al Campionato del Mondo CIBS e primo al Campionato Europeo T.A. di Lubiana del 1997. Numerose sono state le sue esibizioni e partecipazioni a spettacoli teatrali in varie città italiane. Coautore (assieme a Giombetti, Storace e Remon) del Testo “Tecnica di Tango Argentino Oro” per la preparazione dei maestri di T.A., si trovano suoi scritti all'indirizzo internet: http://www.tuttoballo.net/rivisteweb/013-del1Marzo05.htm. | ||||||||||||||
E-mail: info@fedeleboffoli.it |