Ion Deaconescu
Il Comitato Promotore del 12º Premio Internazionale Trieste-Poesia, che annualmente premia un poeta di fama mondiale, ha deciso per l'anno 2010, di assegnare tale riconoscimento al poeta rumeno Ion Deaconescu, autore di volumi di liriche e saggi riguardanti la poesia europea.
Autore di un'opera meditativa che nasce da un'attenta osservazione del reale, protesa a scoprire quella che è stata definita la "grammatica dell'evento" o "ortografia del sogno".
La poesia del poeta rumeno è pervasa da un'ansia metafisica che talvolta, nella sua ricerca, diventa preghiera, ponendo la sua produzione poetica all'interno della grande tradizione lirica del suo paese.
Quella di Deaconescu, come ha ben sottolineato il poeta siciliano Luciano Zinna "è poesia fluida, essenziale, comunicabile, nella sua raggiunta maturità che la traduzione nella nostra lingua (...) ci consente finalmente di captare nell'ampiezza dei suoi voli".

ION DEACONESCU
UNA VOCE ORIGINALE NELLA POESIA EUROPEA
Si dice che la poesia rappresenti un ospite metafisico o una forma universalmente valida di ribellione (cioè la posizione dell'autore) come incarnazione di sintesi, sottoposte a mutamento perpetuo.
In base a ciò la poesia di Ion Deaconescu diventa la sostanza e la rinascita superiore del dubbi e dell'interrogarsi sulla condizione umana, di fronte ai quali perfino il mondo è colmo di stupore di estasi trascendentale.
"Ereditando una ricca tradizione lirica, che fondamentalmente ha le sue origini nel lavoro dell'ultimo notevole poeta romantico Eminescu, Deaconescu struttura la sua poesia in storie Genuine dell'Essere in cerca di identità ovunque e soprattutto nelle lacrime e nel pianto.
Il poeta disegna liricamente il profilo della società contemporanea dove il suo tormento interiore sembra essere raffinato alla maniera del Botticelli e delle armonie di Debussy (Georges Astalos)."
La peculiarità della poesia di Deaconescu risiede nella chiarezza - le metafore non sono mai raggruppate forzatamente, ma sembrano essere nell'aria, perfettamente organizzata, non come artificio, perché il giudizio non è sospeso da vibrazioni affettive in un sereno, bilanciato stile poetico
Dotato di un possente temperamento lirico, Deaconescu è un poeta straordinario e i suoi versi escono da uno spazio miracoloso, che sfida la prospettiva del lettore, e il suo poema diventa amore, celebrazione, perdita, e infine, eco.
Non c'è chiave per decodificare la sua visione a vantaggio del sognatore, ma ci sono letture che moltiplicheranno il significato e la filosofia dell'introspezione. Il suo urlo poetico è in fiore come un albero di albicocche, recuperando la sua identità in memorie onorate dal tempo o nelle palpebre che prenderanno l'esclusiva di tutti i misteri dei momenti abituati a stati irreali. Ion Deaconescu è il poeta. Ma un poeta insolito nella poesia europea contemporanea, imponendo il domandarsi come realizzazione dentro e dal mondo, e il suo sguardo subisce esso stesso una metamorfosi sorprendente nel rinnovamento dell'irreale.
Gli specchi che aspirano all'eternità, le maschere ingannevoli che coprono risate e lacrime, dubbio, il verbo ribelle, l'età della luce, le tracce attraverso l'acqua, la contraddittoria eternità, le parole non nate sono motivi ricorrenti cari al poeta che stupisce sempre la nostra immaginazione ed emotività. Ciò che sembra essere nuovo nei versi di Deaconescu nell'originale interpretazione delle immagini e pensieri, è il modo estremamente personale di descriversi realisticamente, una poetica di profondo tumulto, che tenta di affermare attitudini e consapevolezza, un forte sentimento di responsabilità per il mondo alla ricerca di una sua identità.
La poetica di Deaconescu è caratterizzata dalla nostalgia, dalla tristezza che emerge da un romantico abisso, discretamente adornata, con virile delicatezza, piena d'amore. La sua poetica parimenti intellettuale e passionale. In entrambi i casi, la frase convoglia fiducia nel mondo, scritta e plasmata da un segno di creatività.
Egli ha composto più di 30 volumi di poesie, molti dei quali tradotti in diverse lingue. Ion Deaconescu è una voce ferma nella poesia europea, che egli ha reso ancora più nobile con la sua lucente e seria creazione radicata nel cielo e che sembra una pianta rara che germoglia nelle mani del lettore.

Mario Luzi

NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA

Ion Deaconescu è nato a Logresti (Romania). Laureato in filologia all'Università di Bucarest, ha insegnato nelle università di Craiova (Romania), Skopje (Macedonia) e Novi Sad (Yugoslavia).
Attualmente presiede l'Accademia Internazionale "Mihal Eminescu" di Craiova.
E' autore di saggi sulla letteratura rumena ed europea pubblicati in Romania, Francia, Italia e Lussenburgo.
I suoi versi sono stati tradotti in italiano, portoghese, spagnolo, serbo e croato, macedone, francese.
Tra le sue opere poetiche ricordiamo: Apparecchio per fotografare l'animo, Il vaso di brina, L'eternità dell'istante, Maschera per la voce, il grido della memoria, La nascita della parola, Poesia ed umanità e Prova di solitudine, pubblicato nel 1993 dalla casa editrice La Centona di Palermo.

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