ANFORAH 
Rassegna di poesia, pittura,
letteratura e altro 
"L'immagine della poesia è la poesia dell'immagine"
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Sex - fotografie di Grazia Semeraro

Sex
Quando si dice sesso la nostra mente contemporanea, così diseducata ai sensi di arte e poesia, ricorre subitaneamente alle dilaganti immagini di pornografia di basso profilo culturale che ormai continuamente invadono il mondo della comunicazione (televisione, giornali, cinema, internet, ecc,) e dei nostri spazi quotidiani.
Solo pochi, in realtà, riescono ancora a concepire la dimensione del sesso quale fantastico teatro di avvenimento atto magicamente a tramandare significato e grandezza dell'opera generativa della vita.
Lo stesso piacere sessuale, oggi inteso meramente come superficiale impulso di appagamento dei sensi, è stato privato della sua più profonda motivazione e radice erotica.
E' l'Eros (o Amore) che sostiene, giustifica ed induce, per le finalità universali di creazione-conservazione-conoscenza, le molteplici dinamiche vitali d'incontro della Natura (più comunemente definite come attività sessuali).
E' per questo sacrosanto significato che il macro-obiettivo della Semeraro ci ha accompagnato, come guida, in un viaggio all'interno di meravigliose cavità floreali dove si possono percepire e gustare lo stupore e la bellezza di una sublime e nel contempo carnale sensualità senza precedenti.
Siamo così al cospetto dell'incommensurabile e delicata Opera d'arte della Vita (come nella favola di Pollicino) tra giganteschi e incredibili volute di petali, pistilli, stami, antri, orifizi, cavità, vegetali mandala. Sfumati dipinti di affascinanti tonalità di colore (arancioni, fucsia, azzurri, verdi, rossi). Raggi e prospettive luminose curvilinee, trasparenze, luci velate e controluci, piccole gocce d'acqua come perle preziose e simboliche. Mistici e morbidi panorami virginali che si alternano a spirituali scenari incandescenti: fiamme, sanguigne e viscose placente pronte a ulteriori e rinnovati parti. Una meraviglia, è lo stupore di riscoprire il vero e puro erotismo attraverso l'immediatezza di alcune semplici e naturalissime immagini (meglio sarebbe dire visioni) di un Perfetto sistema dove tutto accade, pure che l'audace formica va al centro di un femmineo fiore per cibarsene e inconsapevolmente - forse - lo feconda.

Fedele Boffoli

Disegnare con la luce

Sex
Se fotografare significa "disegnare con la luce", allora nelle opere di Grazia Semeraro questa accezione del termine trova perfetta sintonia di intenti.
L'operazione che l'artista compie in questa ricerca non trova riscontro nell'ortodossia dei cenacoli fotografici che ancora sentono il bisogno di riconoscere nel segno l'oggetto ritratto.
Grazia conosce bene le regole ma non se ne cura, non si lascia intrappolare da linguaggi conosciuti o da percorsi già compiuti ma guarda oltre la barriera di ciò che è giusto fare.
Travalica i confini che delimitano l'appartenenza ad una specifica arte ponendosi come unico fine lo scandaglio dell'anima e delle sue emozioni.
L'obiettivo della macchina fotografica viene usato qui come un pennello che spalma il colore sulla tela virtuale e ne fa astrazione e melodia; colore che diventa fluido impasto e dove il fiore, isolato dal suo contesto oggettivo è preso a pretesto per raccontare altre storie.
Grazia esplora la materia fino a dissolverla in pura poesia ed è solo allora che quei petali si dilatano nello spazio per divenire dapprima mare e poi risalendo la china di un immaginario vulcano, lava e fuoco.
Chi è capace di guardare lontano o dentro, come un bambino che non pone limiti alla propria fantasia, scopre in queste immagini universi infinitamente piccoli ma altrettanto sconfinati, un universo "altro" che Grazia ci racconta con levità e sintesi, un binomio che è la cifra stilistica di questa artista.

Alfredo Davoli

Il linguaggio erotico dei fiori

Sex
I fiori sono sempre stati portati ad esempio anche a noi bambini per spiegarci i primi rudimenti della sessualità: impollinazione, organo maschile (stamo), organo femminile (antera), senza contare la divisione dei fiori in angiospermi e gimnospermi; insomma esiste tutta una letteratura di analogie erotiche attorno ai fiori, sfruttata anche da Georgia O'Keefee, pioniere di un nuovo modernismo americano, famosa per i suoi dipinti di particolari dei fiori, spesso di enormi dimensioni, sì da farli apparire come dei sessi femminili.
Queste "emozioni floreali" non erano mai state vissute dalla fotografia. Ci ha pensato Grazia Semeraro, con una serie di stupende immagini dal titolo "Sex", dimostrando quanto la "sessualità dei fiori" si avvicini a quella umana e, anzi, a volte la superi per quanto riguarda l'eleganza, la purezza, le sinousità, i colori e (con un po' di fantasia) i profumi.
Anche i titoli delle opere della Semeraro si rifanno all'erotismo floreale: "Cavità", "Pieghe", "Incontri", "Visione", "Sogno" ecc. Anche Arthur Rimbaud dedica "ab anteriorem" una sua illuminazione a Grazia Semeraro: FIORI.
Da un giardino d'oro, fra i cordoni di seta, le garze grige. I velluti verdi e i dischi di cristallo che anneriscono come bronzo al sole, vedo la digitale schiudersi sopra un tappeto di filigrane d'argento, d'occhi e di capigliature.
Monete d'oro giallo sparse sull'agata, pilastri di mogano che sorreggono una cupola di smeraldi, mazzi di raso bianco e sottili verghe di rubino circondano la rosa acquatica.
Simili ad un dio dagli occhi enormi e glauchi e dalle forme nivee, il mare e il cielo attirano verso le terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose."


Eraldo Di Vita

Fiori subliminali e conoscenza

Sex
Prova di maturità tecnica e stilistica raggiunta, questa bella mostra fotografica di Grazia Semeraro, titolata Sex.
Il suddetto termine prescelto sta sapientemente ad indicare l'impulso vitale invisibile, l'energia creatrice di bersoniana memoria immanente e finalistica, presente ovunque.
Sex, libido primordiale, sacro anelito e bellezza, Eros costruttore delle forme e depositario di un ethos naturale che l'umanità sembra avere dimenticato, in ogni caso disatteso, risplende qui in un tripudio di colori che l'artista offre al godimento dei sensi, ma non solo. Chiamerei queste istantanee, comprensibili dalla sensibilità di ciascuno e offerte alla gioia degli occhi, godibili da ogni persona, adulta o meno, acculturata o meno, cromo-logia o meglio ancora cromo-sofia; esse infatti nascondono un significato altro, criptico, tutto da scoprire, immaginare e meditare dietro il colore e le allusioni a forme strutturate.
Si tratta di un mondo floreale che l'autrice ci presenta con un'idea assolutamente originale: scartando la facile via del figurativo accattivante e forse scontato, la Semeraro ha scelto di fermare con un clic, con un particolare taglio di inquadratura attentamente e amorevolmente pensato parti di fiori, frammenti del pulsare e del vivere, restituendoci così la possibilità, per sempre scomparsa nello stato di veglia abituale, di percepire la scomposizione del reale, quella visione puntiforme, parcellizzata ma armonica, quella "scopia" che è dono della veggenza e, pare, dei neonati. Restituisce a noi l'emozione incorrotta del primo momento della creazione, del primo battito di ciglia, del primo fiat collegato alla luce. E quale soggetto migliore e funzionale allo scopo del mondo caleidoscopico di un fiore... All'emozione nata dallo sguardo si aggiunge nello spettatore l'immediata sensazione della maestosità della vita, l'accoglimento del mistero e della grazia. Tutto è dono, tutto è senso ma pure Senso con la maiuscola, significato riposto nel minimo e nell'incommensurabilmente grande. Il minimo è macro, il macro non è, non appare senza il minimo, sembra suggerire l'artista, con un richiamo implicito alla filosofia di Giordano Bruno, l'alto pensatore dell'INFINITO UNIVERSO E UNO.
Di fronte a questa sacra fusione del tutto contenuto in un frammento di fiore restiamo per un attimo con il fiato sospeso a ponderare l'imponderabilità, a vibrare all'unisono con il ritmo del movimento, a cantare la sinfonia cromatica, e ripensiamo a quel memorabile verso di Montale che ha illuminato il cammino di molti: PORTAMI IL GIRASOLE IMPAZZITO DI LUCE.

Graziella Atzori

Sexfiori (sfrontatezza velata)

Quanto può essere impudico un fiore? I temerari scatti di Mariagrazia Semeraro sembrano porci il quesito con una sfrontatezza appena velata della leggiadria dei soggetti.
Nella furiosa diatriba fra tempo interno e tempo esterno che sconquassa, più o meno consciamente, i nostri giorni la Semeraro sembra inchiodarci con immagini di inequivocabile bellezza e di inequivocabile richiamo alla radix.
Nell’intricata matassa della liberalizzazione dei costumi - sessantottina e post - e delle conseguenti ed inevitabili confusioni di ruoli e di giochi, di coppia e non, osservando queste immagini veniamo ricondotti per mano alla spontaneità di un gesto primitivo, al sublime incontro di carni e umori che solo in tempi dilatati e lenti possono trovare un significato di inequivocabile misticismo. E sono gli stessi scatti a richiamare questa paradisiaca lentezza. Quando il Tutto diventa Uno e l’Anima si ritrova integra nel tripudio dei sensi. Colori sfumati come di forme in movimento, accoglienti invasi in cui la vita pulsa a dispetto delle corse del mondo, dei suoi traguardi, dei suoi primati. E il tutto si affranca da una materialità stantia in una visione tantrica della vita nella sua interezza.

Alessandra Zottoli

Congratulazioni

[...] Ho trovato le sue foto davvero interessanti, credo che abbia centrato, con scatti sapienti e mirati, quello che le piante vogliono trasmetterci... bellezza... erotismo... e spettacolarità del fiore... organo e simbolo per eccellenza, della riproduzione!
Io dico sempre che quando ancora l'uomo non era entrato appieno a far parte del meraviglioso mondo di "Gaia" le piante già ne avevano preso il pieno possesso... un possesso ricco di fiori, colori, profumi che la inebriavano e la avvolgevano completamente... pronte sempre ad abbracciarla in un meraviglioso segno di amore... incondizionato... Questo ci dovrebbe un minimo far riflettere su quanto noi, piccoli esseri umani, siamo niente rispetto a "Madre Natura", e che senza di lei noi nemmeno saremmo qui...
Complimenti ancora perchè, a mio modesto parere, le sue riprese fotografiche sono bellissime! [...]

Luigi Carcone - 22 settembre '07 - (E-mail)
(personaggio televisivo ed esperto in botanica)


Le opere


1 - Sex 1

2 - Visione 1

3 - Combustione 7

4 - Combustione 3

5 - Combustione 4

6 - Combustione 1

7 - Cavità 1

8 - Spirale 1

9 - Soft 1

10 - Sogno 1

11 - Visione 5

12 - Incontro 1

13 - Sogno 2

14 - Mater 1

15 - Mater 3

16 - Pieghe 1

17 - Stami 1

18 - Cavità 4

19 - Sogno 3

20 - Cavità 3

21 - Concezione 4

22 - Concezione 6

23 - Incontro 2

24 - Incontro 3

Video: Sexfiori in fusion

Queen: Un video di Fedele Boffoli dedicato all'archetipo della rosa.

Video: Eros della vita

Video: Flowers

Grazia Semeraro
Grazia Semeraro
Grazia Semeraro nasce a Trieste dove vive e lavora; ha frequentato vari corsi di arti figurative e fotografia; ha gestito una bottega di artigianato artistico e rielaborato le dette esperienze in un laboratorio creativo per giovani disabili con notevoli aperture in campo fotografico.
Nel dicembre 1997 tratta le riprese della prima rassegna di Fototeatro Didascalico (sintesi di teatro, fotografia e didascalia); a questa segue "Cerchio Magico", con F. Boffoli, in cui collabora a parti di regia.
Nel Movimento Arte Intuitiva (1997) documenta la quasi totalità delle manifestazione svolte eseguendo un reportage fotografico per il "Premio Festival della Televisione Italiana". Dal 2005 collabora attivamente con la webgalleria Anforah per il recupero del significato dell'arte e la promozione dei giovani talenti artistici.

Web :
Sesso e fiori - Repubblica
Sesso e fiori 2 - Repubblica
L'arte dei fiori
Substantia
Il Cerchio Magico
WebArtMagazine

Grazia Semeraro
via Flavia, 70
tel. 040-827924
34148 Trieste
graziasem@tiscali.it

Fedele Boffoli
Fedele Boffoli
Fedele Boffoli pittore e poeta, nato a Bari nel 1964, vive a Trieste dal 1985; al suo attivo numerose mostre personali e molteplici pubblicazioni su vari temi.
Autore e promotore di manifesti e progetti culturali dirige, attualmente, la webgalleria d'arte e poesia Anforah.
Sue raccolte di opere sono presenti ai siti:
www.artepensiero.it,
anforah.altervista.org (Poièsi - Chrònos - Solaris - Il Resto - Meditation - Oasi - Il Resto e La Memoria del Viaggio - Natura e Cultura - Barcolandia - Città d'argilla - Viaggio in Egitto - Maremetamare - Il Tango dell'Onda).
E-mail: info@fedeleboffoli.it

Alfredo Davoli
Alfredo Davoli
Vive e lavora a Trieste.
La sua attività artistica comincia, a 18 anni, nel 1974 quando inizia a dipingere opere ispirate ai suoi maestri preferiti quali De Chirico, Dalì e Magritte.
Dopo qualche tempo abbandona tele e pennelli per dedicarsi alla fotografia, apprendendo le tecniche di sviluppo e stampa in bianco e nero e riscotendo successi, anche esteri, con oltre 70 premi. Negli anni 1986-87, riveste la carica di delegato provinciale dell'ANAF (Associazione Nazionale Arti Fotografiche); promuove attività artistiche ed espositive partecipando a qualificate Giurie per concorsi regionali e nazionali.
Ultimamente si avvicina al computer elaborando, con potenti software, le sue fotografie d'arte.
Al suo attivo una ventina di mostre personali in molte città italiane e numerose partecipazioni a collettive. Sue opere sono conservate nella fototeca dell'Associazione Culturale Brasile-Italia a Recife (Brasile).
Di recente ha esposto al "Quinto Salone Internazionale dell'Arte digitale" nella città dell'Havana a Cuba. Molte sue immagini sono state pubblicate su riviste specializzate di settore come: Photo Italia, Fotografare, Fotopratica, Reflex, Irisfoto, Fotocomputer e Computer arts. Nel 2005 inizia a collaborare con gli artisti della Community Anforah, per il recupero del significato dell'arte e la promozione dei nuovi talenti artistici.
Sue opere in:
- Anforah - Natura e cultura
- Anforah - Il Resto e La Memoria del Viaggio
- www.alfredodavoli.org
E-mail: alfredo.davoli@hotmail.it

Graziella Atzori
Graziella Atzori
Graziella Atzori è nata in Sardegna; vive - attualmente - a Trieste dove ha conseguito la laurea in filosofia dedicandosi al giornalismo, alla critica (letteraria e d’arte) ed alla scrittura creativa.
Ha lavorato - in passato - presso il quotidiano Il Piccolo e la sede Rai di Trieste.
Ha pubblicato romanzi e fiabe; è presente in varie raccolte di antologie poetiche edite a Trieste, Roma, Toscana ed ha curato alcuni libri di poesia per diversi editori.
Dall’anno 2000 si dedica alla pittura partecipando a frequenti mostre in Italia ed all’estero. Dal 2006 partecipa ai lavori interdisciplinari della webgalleria d’arte e poesia Anforah.

Graziella Atzori
via delle Ginestre, 9
34 135 - Trieste
tel. 040-422000.

gra.atzori@tele2.it

Eraldo Di Vita
Eraldo Di Vita, critico ed appassionato d'arte moderna, nato a Montecarlo (LU) nel 1932, laureato in Scienze Economiche, giornalista, organizzatore di eventi d'arte, mailarista e critico d'arte, ha fondato la webgalleria d'arte, non commerciale, WebArtMagazine per la promozione dei nuovi talenti artistici.

E-mail: info@fedeleboffoli.it